Tullio De Piscopo ha parlato apertamente della lotta con la sua malattia, un tumore al fegato che gli ha fatto desiderare l’eutanasia.
Tullio De Piscopo racconta la sua lotta con la malattia che lo ha afflitto negli scorsi anni! Intervenuto nel programma Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, su Rai 2, il leggendario batterista napoletano ha parlato della sua battaglia con un tumore al fegato. Un brutto male che lo ha portato a pensare seriamente a farsi praticare l’eutanasia! Una confessione sconvolgente che ha lasciato senza parole tutti i suoi fan. C’è però qualcosa che lo ha convinto a combattere fino allo stremo per la sua vita.
Tullio De Piscopo parla della malattia e dell’eutanasia
Non è solito aprire il proprio cuore e confessare segreti relativi alla sua vita privata, il grande batterista, storico collaboratore anche di Pino Daniele. Nell’occasione ha però voluto offrire la propria testimonianza per poter essere da esempio a chi sta in questo momento soffrendo come ha sofferto lui.
“Ho avuto paura di morire“, ha confessato Tullio, senza nascondersi: “Non volevo dare fastidio a nessuno, avevo deciso di andare in Svizzera per l’eutanasia“. Qualcosa però lo ha frenato: l’amore per i suoi nipotini. “A un certo punto ho detto: ‘Non sono pronto, non voglio morire’“, ha continuato De Piscopo, che da quel momento ha giurato a se stesso che avrebbe lottato con tutte le sue forze per sconfiggere il tremendo male.
Il rapporto tra Tullio De Piscopo e Pino Daniele
Inevitabile parlare anche del suo rapporto speciale con Pino Daniele. Il batterista ha confessato che in quei momenti durissimi è stato proprio il grande artista napoletano uno dei pilastri più importanti su cui poggiarsi. Mostrando un rosario che aveva al collo, De Piscopo ha raccontato: “Questo me l’ha regalato lui. ‘Ti porterà qualcosa di bello, non disperare, pure a me mi ha aiutato’. Ci sono molto legato. Pino con quella visita mi ha salvato, così come mi ha salvato la musica, mia moglie, i miei figli e i miei quattro nipotini“.
Di seguito il video con l’intervista di Tullio: